Ospedale psichiatrico piemontese
Nato nel 1871 in una cittadina piemontese che fu scelta per la sua posizione centrale all’interno della provincia...
Nato nel 1871 in una cittadina piemontese che fu scelta per la sua posizione centrale all’interno della provincia, il manicomio fu la trasformazione di quell’edificio che nacque come Ospedale di carità e Opere pie e, successivamente, come collegio militare.
Il picco massimo di ricoveri si ebbe durante le guerre mondiali con il numero di pazienti ricoverati che non scese sotto le mille unità. La struttura comprendeva i padiglioni “Chiarugi”, uno per gli uomini e uno per le donne, il “Marro”, uomini tranquilli, il “Tamburini”, donne tranquille, il “Morselli”, in questo reparto erano presenti le celle di contenzione ed era destinato per le persone definite “acute”, una colonia agricola da usare per l’ergoterapia, un laboratorio di ricerche cliniche, uno di anatomia patologica, uno di radiologia, uno di elettroterapia e una sala operatoria per gli interventi al sistema nervoso. Il manicomio chiuse i battenti nel 1981.